BIKE SHARING

Da giovedì 3 Maggio 2018 a Reggio Emilia è attivo Mobike, un nuovo servizio di bike sharing “free floating”: gli utenti prendono le bici, le usano e le lasciano dove vogliono in città, senza doverle riporre nelle apposite stazioni a rastrelliera, come succede con i tradizionali bike sharing. La prima dotazione è costituita da circa 500 biciclette dislocate in 28 postazioni.

 

COME FUNZIONA: l’app per smartphone, scaricabile dal sito www.mobike.com, funziona più o meno come quelle dei servizi di car sharing: una mappa mostra la posizione dell’utente e le bici più vicine. Cliccando sopra una “bici” la si può prenotare per 15 minuti. Una volta raggiunta, si deve scansionare con la fotocamera dello smartphone un codice QR presente sul lucchetto (integrato nel telaio), che viene automaticamente sbloccato. Terminato l’utilizzo, si può lasciare la bici dove si vuole, purché non intralci il traffico di pedoni e auto: manualmente si chiude il lucchetto e il noleggio risulta concluso.

 

Scarica l’App. Iscriviti pagando il deposito Scansiona e parti Parcheggia e chiudi manualmente

 

 

 

 

 


QUANTO COSTA:
 nella prima fase di lancio, che durerà fino ad agosto, la tariffa promozionale sarà di 30 centesimi ogni 30 minuti, mentre il deposito è di 1 euro. Sono inoltre disponibili i Mobike Pass, modalità di abbonamento che prevedono formule mensili, trimestrali, semestrali e annuali. I dettagli relativi ai prezzi e al deposito cauzionale sono disponibili all’interno della app. Il pagamento può essere effettuato tramite i maggiori circuiti di pagamento (Mastercard e Visa).

 

LE BICI: le biciclette Mobike hanno un design minimalista ed elegante, con un telaio realizzato integralmente in alluminio 6000. Le ruote hanno una dimensione di 24″ sono pensate per scoraggiare il furto; la ruota è ancorata al mozzo attraverso 5 brugole. I copertoni sono pieni e, in quanto tali, antiforatura. I raggi delle ruote sono sostituiti da razze che garantiscono ulteriore robustezza alla ruota. La trasmissione del movimento dei pedali alla ruota posteriore avviene attraverso un cardano ricoperto da un carter che ne rende quindi invisibile il funzionamento. La bici non è dotata di cambio. L’impianto di frenaggio è a tamburo sia all’anteriore che al posteriore, quindi integrato all’interno del mozzo. Il passaggio dei cavi è interno al telaio per evitare danneggiamenti durante l’uso.